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PETERBOROUGH (Cambridgeshire, Inghilterra), Cathedral Church of St Peter, St Paul and St Andrew

  • Immagine del redattore: Paolo Salvi
    Paolo Salvi
  • 31 mar
  • Tempo di lettura: 4 min

di Domenico Lavena

Facciata della cattedrale
Facciata della cattedrale

La cattedrale di Peterborough (1118-1237) è stata la tappa che ha dato via ad uno dei più grandi itinerari della mia vita, tutto inglese, ideato come “evoluzione” del “Giro delle sette chiese” effettuato a Wroclaw, in Polonia, adattato per sette chiese gotiche.

Il giro delle sette chiese è un’usanza pasquale, e io l’ho riadattata per un’esperienza più grande e spiritualmente ancora più intensa, per me.

Sono arrivato a Peterborough l’8 aprile tardo pomeriggio, il mio primo impatto avvenne durante un tardo pomeriggio parzialmente nuvoloso, per poi diventare completamente coperto durante il tramonto.

Il 9 mattina avvenne la visita all’interno.

Si tratta di una chiesa prevalentemente normanna, la cui posa della prima pietra avvenne l’8 marzo 1118, e nel 1237 la sua facciata fu completata in uno stile protogotico, risultando l’unica alterazione al progetto originale. Alla fine del XIV sec. fu rifatta la torre centrale nella crociera, e verso il 1500 fu aggiunto un retrocoro in stile perpendicolare tudor.

La chiesa era un’antica abbaziale, ma divenne cattedrale nel 1542, quando fu fondata la diocesi anglicana di Peterborough.

La chiesa è lunghissima: 147 metri.

VISITA

Bishop's Gate
Bishop's Gate

Al complesso della cattedrale si entra tramite la “Bishop’s Gate”, che in origine era una parte delle fondazioni medievali monastiche. Risalente al XII sec. e parzialmente ricostruita in stile protogotico nella prima metà del XIII sec., ha un coronamento merlato. Si riconosce l’arco normanno originale.

Dato che l’interno della chiesa fu terminato poco prima del 1200, la progettazione della facciata avvenne separata dal corpo principale. L’intero complesso occidentale venne terminato nel 1237 ed è tra i capolavori del gotico, non solo britannico.

L’effetto dal vivo è impressionante. Questo prospetto è caratterizzato da un portico che si alza fino all’altezza della volta della navata centrale, impostato su tre arcate così colossali che lasciano vedere perfettamente la parete di fondo. Nonostante la mole e le ogive spiccate, non c’è una sensazione di grande slancio: l’andamento è orizzontale, e non bastano le torrette laterali per aumentare l’impressione verticale.

Il portico che copre la facciata della cattedrale
Il portico che copre la facciata della cattedrale

Eppure, l’originalità è così forte che è quasi impossibile trovare un modello per questa facciata; stranezza delle stranezze, l’arcata centrale è leggermente più stretta. I pilastri così profilati e così a fascio erano sontuosi anche considerando gli anni ‘20-‘30 del XIII sec. Ecco, se si guardano questi da vicino, la sensazione di verticalità viene parecchio, perché si alzano fino a ben 20 metri. Invece, le guglie laterali arrivano a 33.

Se già un portico così grandioso e così impostato fa strano, figuriamoci la presenza di un portico a galilea minore che si trova proprio al “centro”. Questa è un’aggiunta, effettuata attorno al 1375, in uno stile già proiettato verso il tardo gotico perpendicolare.

La galilea minore
La galilea minore

Invece, le sculture dei tre timpani sono solo in parte quelle originali: alcune furono rimpiazzate nel XIX sec., e altre ancora sono copie dello scorso secolo.

Il complesso del prospetto occidentale prevedeva anche due torri alte 44 metri poste dietro il portico, e queste furono già iniziate in età tardo normanna. Solo quella a settentrione fu portata a termine.

Da sud-est si può notare sia l’incompiutezza della torre sud, ma anche quanto il corpo occidentale sporga dall’impianto della cattedrale. Si notano nel fianco sud anche le mura perimetrali dell’antico chiostro, oggi scomparso.

L’aspetto delle parti laterali è consono alla fabbrica normanna, ad eccezione delle aperture, rifatte in epoca tardogotica.

Fianco sud e scorcio delle torri in facciata
Fianco sud e scorcio delle torri in facciata

Così è anche nelle testate del transetto. Una sezione della muratura, nel transetto nord, presenta ancora le aperture romaniche. Ciò è perché da un piccolo ingresso, all’interno, si arrivava all’antica Lady Chapel della chiesa, che fu distrutta nel XVII sec.

Testa del transetto, particolare delle aperture romaniche
Testa del transetto, particolare delle aperture romaniche

La parte absidale, con il retrocoro tardogotico perfettamente rettangolare, appare molto bizzarra, specie mettendola a confronto con la zona superiore, l’abside del XII sec.

Originalmente priva di deambulatorio, è la parte più antica della chiesa.


Veduta absidale con l'abside e l'aggiunta del retrocoro tardogotico
Veduta absidale con l'abside e l'aggiunta del retrocoro tardogotico

INTERNO Il vasto endonartece che introduce all’interno è in gran parte coevo alla facciata gotica (prima metà del XIII sec.). Preciso, però, che quasi tutte le finestre visibili all’interno sono state alterate nel XIV sec. Il pedicroce è di per sé un esempio di primaria importanza nell’architettura normanna in Regno Unito, perfettamente conservato se non per le finestre. Un dettaglio, comunque, che si nota non al primo sguardo, che invece è rivolto alla notevole profondità dell’insieme (147 metri di lunghezza) e dai pesanti pilastri. Solo nell’arcata dei matronei si nota una decorazione a zig zag, che nelle ultime campate riveste anche l’intera superficie.

La navata maggiore con i tre registri della chiesa normanna romanica e il soffitto ligneo
La navata maggiore con i tre registri della chiesa normanna romanica e il soffitto ligneo

Non si sa se fosse in origine prevista una copertura a volta nei progetti originari, fatto sta che il soffitto policromo in legno è una vera rarità da trovare oggi in Europa. Il suo completamento avvenne verso il 1250. Fu comunque ridipinto più volte, nel 1745 e nel 1834. Cosa comunque legittima, per l’unico soffitto ligneo medievale policromo rimasto in Regno Unito. Le navate laterali sono separate da quella maggiore da massicci pilastri poligonali con semicolonne addossate e coperte da volte a crociera costolonata. Lungo le pareti sono arcate cieche a tutto sesto ed intrecciate, impostate da capitelli decorati a motivi geometrici (n.d.r.).


La torre centrale della crociera fu ricostruita in stile tardogotico perpendicolare tra il 1350 e il 1380 ca., così come le volte del coro.


L’ultima vera trasformazione della cattedrale avvenne tra il 1496 e il 1508. In origine l’abside non aveva un deambulatorio, e in quegli anni fu deciso un retrocoro di forma insolitamente rettangolare. Lo stile è tardogotico rettangolare, della fase “Tudor". È coperto da volta a ventaglio, tipico elemento dello stile gotico perpendicolare. John Wastell fu probabilmente l’architetto, lo stesso della cappella del King’s College a Cambridge.



Planimetria della cattedrale
Planimetria della cattedrale




 
 
 

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