STORIA
Il castello di Arlempdes, il primo sul corso della Loire, era possedimento di una potente famiglia del Vivarais, i Montlaur, menzionati in una bolla di papa Clemente IV del 1267 indicante che il Castrum Arlempdii dipendeva dalla diocesi di Le-Puy-en-Velay. Precedentemente una famiglia sempre del Vivarais, gli Arlempdes, dovrebbe aver avuto un legame non documentato col sito omonimo, essendo citati in una donazione dei Templari di Le-Puy. Ma certamente nel XII secolo doveva esistere il castello, di cui si conservano consistenti rovine su una piattaforma basaltica, nella quale si trova la cappella castrale dedicata a San Giacomo. La cappella è del XII secolo come la chiesa di Saint-Pierre-aux-liens, più sotto nel paese.
Saint-Jacques venne prima salvata dal dissesto nel 1980 e nel 2003 venne rastaurata con la ricostruzione dell’abside e del campanile a vela.
ARCHITETTURA
La cappella è costruita al margine sud-est della piattaforma basaltica, su cui insiste il castello con le sue possenti mura, ed alle sue spalle, dietro l’abside, vi è lo strapiombo di un centinaio di metri sul corso della Loira, che forma un’ansa che aggira la roccia e il borgo alla sua base.
La costruzione è interamente in breccia vulcanica, di tonalità dal rosso chiaro al violaceo, ben squadrata e disposta con attenta apparecchiatura. Essa è composta da un’unica campata quadrangolare seguita dall’abside semicircolare. L’attuale copertura in tegole probabilmente era preceduta da una in lastre di basalto.
La navata di una sola campata è voltata a botte acuta e lungo le pareti laterali sono due arcate di scarico longitudinali; delle tracce di policromia ocra e rossa si intravedono sull’arco a nord. L’arco trionfale sostiene il campaniletto a vela di un’unica apertura e si apre sull’abside semicircolare rischiarata da una sola e stretta monofora assiale. Un’analoga monofora si apre al centro del fianco sud.
La facciata è a capanna aperta da un semplice portale liscio, stretto, con lunetta monolitica con croce patente e conci della ghiera priva di qualsivoglia decoro. Sopra il portale è una monofora di proporzioni simili alle precedenti.
La cappella è priva di decorazioni scultoree, capitelli o mensole.
Foto e testi: Paolo Salvi
BIBLIOGRAFIA:
Bruno PHALIP, AUVERGNE ROMANE, Dijon, 2013
Régis THOMAS, Martin de FRAMOND, Bertrand GALLAND, ÉGLISES DE HAUTE-LOIRE, Le-Puy-en-Velay, 2015
DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
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